Infatti la Lazio si trova ora in piena lotta per la Champions; i biancocelesti non vincevano infatti a Catania da ben 50 anni, e questa vittoria ha permesso a Reja di eguagliare Delio Rossi nei campionati a 20 squadre: 18 successi, come nella stagione 2006/2007. L’uomo partita torna ad essere lui, Mauro Zarate, che,nonostante la panchina per motivi disciplinari, entra per sostituire l’infortunato Sculli e, ispiratissimo, confeziona 2 assist decisivi per Mauri e Floccari prima di sigillare il 4 a 1 con una punizione splendida.
I rossoazzuri sono sembrati subito messi alle corde, e in deficit è sembrato soprattutto il centrocampo che ha rappresentato il punto debole dei padroni di casa, permettendo a Hernanes di sbloccare il risultato. Tuttavia ad inizio ripresa il Catania è riuscito ad agguantare il pareggio grazie ad una percussione di Bergessio conclusa con un tiro non trattenuto da Muslera e ribadito in rete da Schelotto.
L’illusione è durata però non più di 10 minuti, quanti cioè ne ha impiegati la Lazio per riportarsi in vantaggio con Mauri, dopo un contropiede pressoché perfetto finalizzato dal capitano che , comunque, si trovava in fuorigioco. Da qui in poi, nonostante le sostituzioni da entrambe le parti, la Lazio ha giocato sul velluto triplicando con Floccari e chiudendo con una favolosa punizione dal limite di Zarate. Il risultato penalizza forse eccessivamente il Catania, che si trova ora nella pericolosa zona retrocessione. La Lazio invece, sogna adesso il terzo posto dell’Inter, a soli 3 punti, e Sabato salirà a Milano per giocarsi il tutto per tutto.
di Stefano Scipioni
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