venerdì 22 aprile 2011

GP DELL'ESTORIL: BAUTISTA VUOLE ESSERCI


Alvaro Bautista, il pilota della Suzuki che è stato protagonista di un brutto incidente sulla pista del Qatar in cui si è fratturato gravemente il femore sinistro, è scalpitante e vuole tornare a gareggiare in Portogallo per il GP del primo Maggio, che si terrà alle ore 14. Il team Suzuki aveva puntato su un pilota di esperienza come Hopkins, che però non può essere arruolato in vista dell’Estoril perché impegnato con il British Superbike. D’altro canto, Bautista avrebbe già iniziato gli esercizi di recupero previsti dalla riabilitazione e la risposta del fisico è stata buona, tanto da invogliare il pilota ad affrontare con sicurezza il circuito di Estoril. C’è comunque ancora abbastanza tempo per poter lavorare prima della gara, però saranno necessarie altre analisi ed altre lastre per poter davvero aver chiaro lo stato di salute del pilota, dopodiché toccherà ai medici dare il via libera. Diversa la situazione in casa Ducati, dove il capotecnico di Valentino Rossi Jeremy Burgess ha rilasciato un intervista dove ha parlato delle condizioni fisiche del pilota e di quello che si aspetta da questo campionato, dichiarando che all’Estoril la condizione della spalla di Rossi sarà al 90% di recupero: ”Spero di iniziare a ottenere buoni risultati a breve. Si tratta di aspettare ed essere ottimisti in vista del GP del Portogallo, ma più la stagione va avanti e più si potranno vedere i risultati del nostro lavoro, soprattutto alla fine della stagione. Sapevamo che l’inizio della stagione sarebbe stato difficile, ma non solo per la moto, ma anche per l’infortunio di Valentino. Se fosse stato bene fisicamente ora saremmo più avanti. Dopo Estoril faremo progressi rapidamente”. L’obiettivo di Burgess è quello di portare la guidabilità della Ducati su livelli standard, ai quali tutti i piloti possono essere veloci. Ma Bautista non è il solo a voler tornare a gareggiare, perché c’è anche De Puniet, che per il primo Maggio dovrebbe aver recuperato l’operazione chirurgica al ginocchio, in cui gli sono state tolte le viti della frattura alla gamba rimediata nel GP di Germania nel 2010. Insomma, una MotoGP abbastanza sfortunata in questa stagione, che ha visto Rossi aprire la serie degli infortuni.

Stefano Scipioni

lunedì 18 aprile 2011

La Lazio vola a Catania ed è Zarate show


La vittoria in casa del Catania riveste un ruolo fondamentale per i biancocelesti, anche se l’Udinese non intende mollare. A’ stato un successo travolgente timbrato dai 4 tenori Hernanes, Mauri, Floccari e Zarate. In particolare il brasiliano ha dichiarato:” E’ stato il gol più importante tra quelli che ho segnato”.

Infatti la Lazio si trova ora in piena lotta per la Champions; i biancocelesti non vincevano infatti a Catania da ben 50 anni, e questa vittoria ha permesso a Reja di eguagliare Delio Rossi nei campionati a 20 squadre: 18 successi, come nella stagione 2006/2007. L’uomo partita torna ad essere lui, Mauro Zarate, che,nonostante la panchina per motivi disciplinari, entra per sostituire l’infortunato Sculli e, ispiratissimo, confeziona 2 assist decisivi per Mauri e Floccari prima di sigillare il 4 a 1 con una punizione splendida.

I rossoazzuri sono sembrati subito messi alle corde, e in deficit è sembrato soprattutto il centrocampo che ha rappresentato il punto debole dei padroni di casa, permettendo a Hernanes di sbloccare il risultato. Tuttavia ad inizio ripresa il Catania è riuscito ad agguantare il pareggio grazie ad una percussione di Bergessio conclusa con un tiro non trattenuto da Muslera e ribadito in rete da Schelotto.

L’illusione è durata però non più di 10 minuti, quanti cioè ne ha impiegati la Lazio per riportarsi in vantaggio con Mauri, dopo un contropiede pressoché perfetto finalizzato dal capitano che , comunque, si trovava in fuorigioco. Da qui in poi, nonostante le sostituzioni da entrambe le parti, la Lazio ha giocato sul velluto triplicando con Floccari e chiudendo con una favolosa punizione dal limite di Zarate. Il risultato penalizza forse eccessivamente il Catania, che si trova ora nella pericolosa zona retrocessione. La Lazio invece, sogna adesso il terzo posto dell’Inter, a soli 3 punti, e Sabato salirà a Milano per giocarsi il tutto per tutto.

di Stefano Scipioni

martedì 12 aprile 2011

LA LAZIO SI SCATENA CONTRO LA ROMA E CHIEDE LA TASK FORCE


Task Force! È questa l’ultima sparata del presidente della SS Lazio Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ha così sentenziato: per controllare la regolarità del campionato in queste ultime sei giornate c’è bisogno di qualcuno che vigili più approfonditamente sulle partite di Lazio, Roma e Udinese, e questo punto anche Juventus, visto la risalita che la squadra di Del Neri sta compiendo.


Tutto questo è dovuto agli errori arbitrali che secondo Lotito stanno penalizzando la Lazio. A Napoli l’errore sul gol di Brocchi non assegnato è grossolano per quanto è grande ma adesso si sta forse esagerando. La regolarità di un campionato andrebbe richiesta sempre e comunque a prescindere da cosa la squadra si stia giocando nella fase finale del campionato, e non richiesta quando fa più comodo. L’errore che sembra abbia fatto perdere la testa agli uomini biancoazzurri è il rigore non dato all’Udinese contro la Roma, rigore non dato che permette però proprio alla Lazio di starsene in solitaria al quarto posto. Gli errori, presunti, che però più bruciano a Reja e compagni sono sicuramente quelli che la Lazio ritiene di aver subito nei tre derby giocati e persi.


Ma quello che più infastidisce è l’assurdo clima di vittimismo che adesso serpeggia nei dintorni di Formello. Vittimismo che per anni il tifoso laziale ha addebitato al tifoso romanista quale sua caratteristica principale, deridendolo perché si permette, ormai anche in modo ironico, di ricordare quanto era regolare il gol di Turone (partita arbitrata da tale Paolo Bergamo rimosso dal suo incarico di designatore perché immischiato con lo scandalo calcistico chiamato Calciopoli). Ma torniamo al vittimismo dei tifosi della Lazio che si sentono derubati dalla Roma. Se c’è una squadra, oltre alla Roma, qui non c’è nessuna intenzione di mistificare la realtà, che ha avuto un vantaggio dall’errore di Damato sabato sera è proprio la Lazio, che però come ad assurgere il ruolo di paladina della giustizia e della regolarità del campionato si è scagliata contro la Roma chiedendo appunto una Task Force!


Ma se la Lazio, si è così indignata, cosa può aver mai fatto l’Udinese vera penalizzata? E bene l’Udinese non si è cimentata in citazioni latine e richieste istituzionali. Molto più signorilmente si è limitata a far presente che c’è stato un errore durante la partita che ha inciso sul risultato. Esagerazioni in proteste ci sono da tutti i campi, la Roma stessa si è resa protagonista di uno sfogo quanto mai duro e forse esagerato dopo Brescia – Roma di quest’anno, ma senza arrivare a richieste così assurde e così fuori luogo. Fuori luogo per un motivo ben semplice e facilmente spiegabile. Ogni tifoso di calcio che lo scorso 2 maggio era davanti alla televisione a vedere in diretta mondiale lo scempio che fu Lazio – Inter 0-2 lo sa e l’ha sicuramente già pensato: come si può venire a parlare di Task Force neanche un anno dopo quella partita? Anche solo per questo motivo la richiesta di Lotito è al confine tra il fuori luogo e il ridicolo.


Cristiano Checchi

giovedì 7 aprile 2011

FIDUCIA IN CASA FERRARI PER IL GP DI SEPANG


La parola d’ordine adesso è ottimismo, e la Ferrari è convinta di poter risalire in fretta posizioni dopo Melbourne, dove i due giri più veloci sono stati proprio ottenuti da Massa e Alonso. Il pilota spagnolo è convinto che a Sepang in Malesia (seconda tappa del mondiale) si tratterà di stare “al posto giusto al momento giusto”, e che non conterà solo avere il miglior pacchetto aerodinamico, ma anche una lunga serie di fattori, dai cambi gomme all’eventuale ingresso della Safety Car. “Abbiamo lavorato molto dopo Melbourne” spiega Alonso “e sarà importante un buon bilanciamento dell’auto”. Il pilota si dimostra fiducioso anche riguardo le nuove modifiche regolamentari, come le nuove gomme Pirelli e non più Bridgestone che si sono adattate molto bene al suo stile di guida, anche se, dice “le abbiamo potute sperimentare solo in una gara”. Riguardo al suo compagno di squadra, Felipe Massa, si hanno le stesse impressioni positive, e il pilota si dimostra convinto di poter lottare per un buon risultato, anche se non sarà facile come lui stesso ha dichiarato. Riguardo Vettel e la sua presunta imprendibilità il brasiliano non ci sta: ”E' presto per dire che hanno ucciso il campionato, noi cercheremo di guadagnare qualche posizione e fare più punti possibili”. In effetti per competere con la RedBull servirebbe una vettura più competitiva, e si dovrà lavorare soprattutto sulle ultime modifiche aerodinamiche. Si spera che le due settimane di lavoro portino qualche risultato positivo in casa Ferrari, dove si sta lavorando molto anche sulla strategia di gara, ma ormai siamo già alla vigila delle prime prove libere…

Stefano Scipioni

domenica 3 aprile 2011

Lorenzo vince il suo mondiale








Doveva essere il mondiale di Stoner, e invece è stato il campione del mondo in carica a vincere in casa, nella gara che si è disputata oggi a Jerez, in Spagna. Gara non facile, iniziata con la pista bagnata che si è via via asciugata durante la corsa. Valentino Rossi ha avuto l’occasione per tornare al successo, ma, quando la rimonta sembrava possibile, l’italiano è finito addosso a Stoner, sbattendolo fuori dalla corsa e finendo in quindicesima posizione, salvo poi riuscire a rimontare e chiudere quinto.

Quasi stessa sorte per Simoncelli, anche lui primo e poi uscito fuori. Fatto sta che ora nel mondiale piloti in testa c’è Lorenzo sulla sua Yamaha, mentre Pedrosa è a 9 punti di distacco, poi Stoner, Hayden e Rossi, tornato in quinta posizione.

Questa la top-five, ma parlando di classifiche Ben Spies ha buttato un podio sicuro nella giornata di oggi, cadendo a tre giri dalla fine e bruciando quanto di buono fatto fino a quel momento, C’è grande rammarico per lui, che ammette il suo errore commentando:” Ogni curva ho rallentato per non prendere rischi inutili e ad un tratto ero a terra. Ovviamente è stato un mio errore, ma guardando i dati andavo più lento di quello che avevo fatto per tutta la gara”. Il prossimo mondiale si disputerà tra quattro settimane, in Portogallo.


di Stefano Scipioni