Era dalla fine degli anni 50 inizio 60 che la Roma non vinceva5 derby consecutivi. L’impresa si è ripetuta domenica, con la doppietta di Totti la Roma batte la Lazio, di nuovo. La cornice non era delle più belle a causa dei provvedimenti sulla sicurezza la Tribuna Tevere era pressoché vuota, più popolata la Monte Mario solo le due Curve con i Distinti offrivano un bel colpo d’occhio, con la Curva Sud però intenzionata a non offrire il solito spettacolo di colore e partecipazione per protesta contro i provvedimenti imposti mentre la Nord era impegnata invece nella coreografia. Il derby aveva però un protagonista quanto mai annunciato, si sapeva che l’attacco giallorosso, dopo la panchina in Champions, sarebbe stato di Francesco Totti. Oltre che l’attacco della squadra di Montella anche il derby è stato tutta roba del capitano romanista. La Roma domina il derby non offrendo mai alla Lazio la possibilità di fare male se non per un colpo di testa di Floccari nel secondo tempo. A far capire che la stracittadina si sarebbe colorata ancora una volta di tinte giallorosse ci aveva pensato Pizarro scagliando sulla traversa un siluro da 25 metri, poi Biava a salvare sul tap in a botta sicura di Juan. Nel secondo tempo è però Totti a scrivere la storia: punizione di seconda toccata da Pizarro e destro di Totti, Muslera non la tiene ed è gol. Dopo 6 anni Francesco Totti torna a timbrare il cartellino al derby e dopo 9 anni la dedica è la stessa: “6 sempre unica” per la moglie Ilary in tribuna. Nel periodo in cui forse ha ricevuto più critiche dal suo stesso pubblico il capitano si riprende il derby. Dopo il vantaggio romanista la Lazio perde la testa, la perde Radu che colpisce a gioca fermo Simplicio con una mezza testa, il brasiliano cincischiava per battere la punizione perdendo così troppo tempo e Matuzalem si macchia di una entrata orrenda su Totti. I giocatori della Lazio sono caduti nella trappola del nervosismo perdendo tempo ad ogni interruzione di gioco in proteste e in capannelli intorno a Totti. La ciliegina sulla torta per la Roma arriva nel momento in cui Biava spinge da dietro Simplico il quale cercava di arrivare sul croos di Taddei. Sul dischetto ovviamente Totti: destro centrale ed è 2 a 0. A 34 anni arriva così la prima doppietta nel derby di Totti, ottavo gol nella stracittadina (-1 da Del Vecchio e Da Costa) e centonovantanovesimo in serie A. Prima della trasformazione altro rosso per Ledesma reo di proteste eccessive. Ovviamente dopo un derby così teso non potevano mancare lamentele e contestazioni. Se nella sponda giallorossa c’è solo giubilo e felicità per aver vinto una partita così sentita in un momento critico dopo l’eliminazione e la batosta subita a Donetsk, in casa biancoazzurra c’è solo rammarico e rabbia. La rabbia trova la valvola di sfogo nell’attacco al laser che, secondo il Presidente Lotito, ha infastidito e accecato Muslera nel momento della punizione. Si sta valutando anche l’ipotesi di chiedere la vittoria a tavolino, pretesa che difficilmente avrà successo, anche perché le immagini mostrano si il laser ma non mostrano certo un Muslera infastidito anzi, sempre dalle immagini, il portiere non da nessun segno di difficoltà visto che non sposta la testa, non si stropiccia gli occhi o non compie comunque gesti che denoterebbero fastidio. La rabbia forse dovrebbe concentrarsi sull’analisi di una partita interpretata male e approcciata ancora peggio dalla Lazio. Ci si dovrebbe concentrare sui cambi di Reja che nel momento in cui più serviva la spinta toglie Hernanes e Zarate e nei minuti finali addirittura Floccari per mettere in campo Brocchi. La Lazio ora è quinta, dopo aver sperato a metà stagione di poter lottare per lo scudetto si trova anche fuori dalla zona Champions che aveva occupato da inizio campionato. La Roma è sesta a meno due dalla Lazio la caccia al quarto posto per le romane è aperta ma l’impresa sembra per entrambe quanto mai ardua… ma mancano ancora 9 giornate e almeno fino a domenica la Roma si gode il primato in città.
Cristiano Checchi
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