domenica 17 ottobre 2010

LORENZO: IL PRIMO URLO DA GRANDE



Il 4 maggio del 1987 Palma di Maiorca si preparava all’inizio della stagione balneare e all’invasione di migliaia di turisti. Non sapeva, però, che quel giorno sarebbe stato ricordato da quelle parti per la nascita di un predestinato, di un futuro campione: Jorge Lorenzo, detto Por Fuera, ovvero, letteralmente dall’esterno, e che più o meno tende a significare che ti punta, si porta all’esterno e ti sorpassa senza neanche salutarti. Lorenzo ha vinto, anzi ha stravinto, il mondiale 2010 della top class di motociclismo, ha vinto 7 volte (Spagna, Francia, Inghilterra, Olanda, Catalogna, Stati Uniti e Repubblica Ceca) e soltanto in due occasioni (Aragona e Giappone) e peraltro a mondiale già quasi in tasca, è finito giù dal podio; ha conquistato 333 punti (e mancano ancora due gare al termine). Qualcuno dice che la vita gliel’hanno resa meno complicata gli avversari, Valentino Rossi infortunato nella parte chiave della stagione, Pedrosa che si è svegliato nei minuti di recupero dove peraltro è stato preso in contropiede dalla sua spalla che lo ha messo ko impedendogli di tentare la rimonta, e Stoner che ha passato più tempo a ruzzolare sulla ghiaia che ad impennare sotto la bandiera a scacchi, ma ciò è vero soltanto in parte, perché, controprove permettendo, crediamo a ragion di logica che Lorenzo, forte del suo talento, della sua fame e della sua Yamaha più simile allo Shuttle che ad una motocicletta, avrebbe trionfato ugualmente per buona pace di tutti. Non ha commesso errori lo spagnolo (mai ritirato), ha sempre attaccato anche quando aveva ormai capito di avere il titolo in saccoccia, ha mostrato e dimostrato maturità. E la Yamaha lo sa, tanto che ha risposto alle lamentele di Valentino Rossi, che mal digeriva la concorrenza casalinga di Lorenzo, con una sorta di benservito, non opponendosi al passaggio del pesarese alla Ducati. Lorenzo, già campione del mondo nella 250 nel 2007, rappresenta il futuro del motociclismo, non appare il tipo capace di accontentarsi di un trionfo e di dormire sugli allori negli anni successivi, come accaduto ad esempio ad Hayden dopo il mondiale del 2006, a Stoner dopo quello del 2007 e in Formula 1 a Raikkonen dopo la vittoria al fotofinish con la Ferrari nel 2007. Il ventitreenne di Palma di Maiorca ha ancora fame e il prossimo campionato si preannuncia spettacolare: Lorenzo con la Yamaha campione in carica, Rossi con la Ducati, Stoner e Pedrosa con la Honda, insomma, appassionati di moto non vi resta che aspettare la primavera ventura per godervi lo spettacolo.

Marco Milan

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