domenica 20 febbraio 2011

ROMA-RANIERI: C'ERAVAMO TANTO AMATI



Chi l’avrebbe mai detto che la storia d’Amore tra la Roma e Ranieri sarebbe finito in questo modo? Da quel 25 aprile 2010, data che di fatto ha messo la parola fine sul campionato, la Roma e Ranieri hanno cominciato un lento distaccarsi l’uno dall’altro. L’allenatore che con la sua romanità, con il suo essere romano e romanista aveva dato nuova vita a una squadra che dopo il ciclo Spalletti sembrava finita, ha rassegnato nella serata di ieri le dimissioni. Fatale è stata l’assurda sconfitta di Genova, dove sopra di 3 gol la Roma è stata capace di subire 4 gol in poco meno di 40 minuti.


Tornato a Roma, casa sua, 35 anni dopo averla lasciata Ranieri l’anno passato è stato capace di costruire, insieme a uno spogliatoio che aveva massima fiducia in lui, una macchina capace di innumerevoli vittorie. Aveva dato via a un ciclo interrotto solo dalla doppietta di Pazzini a tre giornate dalla fine. Questa è storia della Roma che fu ed è proprio la storia che ci ha insegnato di come le cose nel calcio sia instabili, in meno di un anno tutto è cambiato, tutto è diventato inspiegabilmente complicato. La Roma ha avuto per buonissima parte di stagione un andamento altalenante, prima di questa striscia di 3 sconfitte consecutive. Il gioco non c’è mai stato e il cuore di quello che sembrava essere un grande gruppo non ha retto all’impatto con le difficoltà incontrate.


Il mercato aveva portato anche un colpo inaspettato che aveva fatto credere ancora di più al ruolo da protagonista che avrebbe potuto avere la Roma. Paradossalmente proprio con l’arrivo di Borriello, Ranieri è entrato in quel circolo vizioso di dubbi e incertezze sul chi far giocare, sul chi penalizzare o no con il turn over, che ha portato solo confusione all’interno della squadra. In questo i giocatori non sempre sono stati d’aiuto, reazioni e malumori hanno troppe volte accompagnato le scelte dell’allenatore. Non sono bastate le vittorie nei derby e l’impresa contro il Bayern Monaco, troppo poco questa Roma di Ranieri aveva offerto per pensare di non meritare la contestazione dei tifosi e un avvicendamento in panchina. Contestazione che deve comunque rimanere civile sempre.


Finita con un velo di tristezza l’avventura dell’allenatore romano e romanista sulla panchina della sua squadra, la Roma deve pensare a come salvare la stagione. C’è la faccia in Europa da salvare, anche se la qualificazione è più che mai compromessa, c’è la semifinale di Coppa Italia che potrebbe schiudere le porta per la finalissima (semifinale contro l’Inter) e un quarto posto che dato il livello non altissimo del nostro campionato è ancora raggiungibile.


Chi sarà a guidare la Roma per questa parte di stagione ancora non è chiaro, la dirigenza prenderà una decisione nella giornata di oggi, la pista data per favorita è quella interna: Montella o De Rossi senior.


Cristiano Checchi

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