Con l’onore che spetta alle più grandi squadre della storia del calcio la Sampdoria è uscita questa sera dai preliminari di Champions League. L’impresa era difficilissima ma quando mancavano 3 minuti alla fine sembra compiuta. I blucerchiati avevano annichilito i tedeschi del Werder Brema con 3 splendidi gol. È stato Rosenberg a interrompere l’incantesimo, Pizarro a trasformare una splendida notte di fine estate in un incubo. La Samp doveva rimontare il 3 a 1 subito in Germania. Era stato Pazzini con quel gol al 90 a Brema a dare un senso a questa serata. Sempre Pazzini aveva risolto la pratica nei primi 15 minuti di gioco nella sfida di stasera inventando due splendidi gol. Il secondo frutto di puro genio calcistico. Non poteva mancare la firma di Antonio Cassano, e che firma, al 85°, infatti, il talento di Bari vecchia s’inventa un gol di tacco che manda in visibilio il mondo doriano. Come detto è però arrivato Rosenberg a infrangere i sogni di gloria. La chiusura di una serate del genere non poteva essere che per il pubblico, tutti al proprio posto anche dopo il secondo gol tedesco nel primo tempo supplementare. Una lunghissima standing ovation per i giocatori autori di una partita quasi perfetta. Standing ovation ricambiata da tutti i giocatori, ultimo a mollare in campo e ultimo a uscire dal terreno di gioco è stato però il capitano Angelo Palombo. Quei minuti con gli occhi lucidi sotto le gradinate di Marassi, applaudendo chi di solito applaude, valgono più di mille parole.
Cristiano Checchi
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