lunedì 3 maggio 2010

LAZIO-INTER LA PARTITA NON PARTITA... E IL MONDO CI GIUDICA



fonte immagine: http://temporeale.libero.it

Quando il tifo va ben oltre. Stavolta non si parla di tifo violento, di tifo che in realtà tifo non è, si parla dello spettacolo, anzi del non spettacolo, offerto domenica sera allo stadio Olimpico di Roma. Merito della Lazio che praticamente non ha giocato la partita. La paura di consegnare lo scudetto in mano agli odiati cugini giallorossi era veramente tanta. È cosi che abbiamo assistito, neanche tanto stupiti, a uno stadio che remava tutto dalla parte della squadra ospite, fischi a Fernando Muslera reo di aver parato troppo, fischi a Zarate per aver provato a puntare troppo verso l’area dell’Inter. Applausi ed esultanze come se ad aver segnato fosse stata la propria squadra è invece quello che è accaduto ai gol di Walter Samuel, strano il destino proprio una colonna dell’ultimo scudetto romanista, e di Thiago Motta. Un ambiente cosi particolare, se vogliamo usare questo termine soft, non ha fatto fare una bella figura al calcio italiano. Ovviamente anche all’estero si è parlato e si è commentato, non di certo positivamente, la partita che è stata più vicina ad una farsa che altro. La Roma sabato aveva fatto il proprio dovere contro un Parma mai domo che pur non avendo assolutamente nulla da chiedere al campionato, la Lazio ad esempio non è ancora matematicamente salva, ha dato tutto mettendo in campo anche un agonismo fuori dal lecito, vedi la giusta espulsione di Jimenez. La Roma ovviamente deve rimpiangere e rimuginare per la partita con la Sampdoria, dove Damato di certo non è stato autore di un arbitraggio consono, più che per quella non andata in scena domenica sera. Quello che preme fare è una costatazione su quanto il calcio ha vissuto un'altra pagina della quale non andare fieri. Atteggiamento forse anche condivisibile, quello dei tifosi (anche se non ai livelli visti: esultare per un gol contro la tua squadra quando porti la sua sciarpa è fuori da ogni immaginazione), non lo è però quello della squadra scesa in campo, a tratti era anche visibile l’imbarazzo nei volti dei giocatori interisti. Tutto forse poteva essere quantomeno limitato dalla Lega, bastava non far giocare Lazio-Inter in notturna ma almeno in contemporanea con Atalanta - Bologna, ma si sa il buon senso non sempre alberga nelle menti di chi comanda.

Cristiano Checchi

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