Un’icona, un mito, un lord in blanco. Raul Gonzalez Blanco abbandona il Real Madrid dopo quasi 17 anni e una carriera costellata di successi, gloria, gioie e gol, tanti gol, 323 in 741 presenze per l’esattezza. Lo storico numero 7 delle merengues ha appena compiuto 33 anni e ha capito che per lui a Madrid non c’è più posto, chiuso dai giovani rampanti e coi portafogli rigonfi quali Cristiano Ronaldo, Higuain e Benzema, tanto per citare i più noti. Raul se ne va in punta di piedi, lascia la sua città, la sua squadra e il suo paese ed emigra in Germania, a Gelsenkirchen ovvero la città in cui gioca lo Schalke 04, secondo nell’ultima edizione della Bundesliga. L’accordo è vicinissimo, qualcuno dice già siglato: 5 milioni di euro in due anni. Raul aveva offerte anche dagli Stati Uniti, pronti a rimpinguare il suo conto in banca con cascate di dollari, ma lo spagnolo ha scelto di restare in Europa e in una squadra che disputi le Coppe, per un motivo ben preciso: attaccare il record di gol nelle competizioni continentali che ancora appartiene a Gerd Muller, primatista con 69 reti. Raul è fermo a 66 e la chance di giocare da titolare nello Schalke e tentare l’impresa di superare il bomber tedesco è stata la molla che gli ha fatto accettare la proposta del club della Ruhr. A 33 anni, insomma, la voglia è la stessa del ragazzino che non ancora diciottene fu capace di debuttare nella Liga con la maglia del Real Madrid realizzando 9 gol in 28 partite. Predestinato allora, monumento oggi.
Marco Milan
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